La violenza contro le donne è una delle più vergognose violazioni dei diritti umani.
(Kofi Annan)

Il Ministero tedesco della famiglia, degli anziani, delle donne e della gioventù ha attivato un numero antiviolenza per le donne dove è possibile avere contatto con operatori*rici in grado di consigliare, informare e, se necessario, connettere, chi ha bisogno di aiuto, ad adeguate strutture di supporto locali.

Il servizio è disponibile in tutta la Germania e offre consigli qualificati su dinamiche che includono tutte le forme di violenza: domestica, sessuale, stalking, mobbing, matrimonio forzato e altro.

Il numero da chiamare è 08000 116 016.

Attraverso l’uso di interpreti, la consulenza telefonica è disponibile in 17 lingue straniere, inclusa la lingua italiana. È inoltre disponibile anche nella lingua dei segni (tedesca) e nella lingua facile, accessibile alle persone che necessitano un testo di più semplice comprensione. Questo servizio diventa quindi più inclusivo in conformità anche alla convenzione dei diritti delle persone disabili che prevede che tutti i canali digitali diventino accessibili e senza barriere linguistiche.

Le donne e i*le bambini*e con disabilità multiple sono più a rischio di discriminazione e sono spesso vittime di violenza.
In Germania ci sono molti casi di violenza sessuale contro bambini*e e giovani.
La consapevolezza e le possibilità di contrastarla devono essere rafforzate.
Le persone con disabilità hanno un rischio maggiore di diventare vittime di violenza perché sono dipendenti da altre persone, e la violenza è più frequente nelle case di cura e residenziali, non solo nell’infanzia ma anche nell’età adulta.
È necessario creare misure preventive affinché le persone con disabilità non diventino vittime di violenza.
È necessario investire nelle scuole affinché ci sia personale specializzato per aiutare i*le bambini*e, non solo quelli con disabilità, a conoscere i loro diritti.

Le violenze nei confronti delle persone disabili, soprattutto nelle residenze, sono molto frequenti in Germania e difficilmente le persone riescono a definire e a spiegare la violenza subita. Spesso le persone disabili non hanno gli strumenti per identificare la violenza e se la subiscono dal personale che se ne occupa personalmente, diventa ancora più difficile trovare i punti di riferimento per denunciare la violenza.

Le persone disabili, soprattutto le donne, diventano ancora più oggetto di discredito da parte di chi dovrebbe raccoglierne le informazioni, sia perchè hanno modalità di comunicazioni differenti per descrivere la violenza subita ma anche perchè gli*le operatori*rici interpretano in modo inadeguato la comunicazione stessa. Se pensiamo alle difficoltà che provano le donne a denunciare perchè spesso vengono incentivate delle modalità di colpevolizzazione nei suoi confronti trasformandole da vittime a colpevoli. Possiamo quindi immaginare quanto possa essere più difficile, per una donna disabile, sapendo che denunciare significa confrontarsi con la veridicità del racconto.

Con questo servizio, attivato ora in Germania, si esprime la necessità di avere personale qualificato nella comprensione anche delle persone disabili e multietniche e non soltanto psicologi*he o assistenti sociali che non hanno talvolta gli strumenti adeguati per capire i codici di comunicazioni usati dalle persone con difficoltà di comunicazione verbale.

L’introduzione di personale specifico, formato sul tema della violenza e che possa comunicare nella lingua dei segni, significa che le persone sorde non devono essere tradotte dal personale stesso con cui lavora ( assistente personale) perché si potrebbe creare un senso di vergogna per la vittima della violenza, oppure il traduttore potrebbe essere la stessa persona che usa la violenza e quindi mistificare i fatti. Anche un semplice traduttore nella lingua dei segni se non ha gli strumenti di acquisizione della violenza potrebbe mettere in difficoltá la persona che vuole raccontare la violenza subita.

Formare il personale specializzato in questo campo, è un notevle passo avanti per tutelare quelle persone che subiscono violenze e hanno difficoltá a denunciarla.

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