“I bambini disabili nascono due volte. La prima li vede impreparati al mondo. La seconda è affidata all’amore e all’intelligenza degli altri.”

(nel commento al libro di G.Pontiggia “Nati due volte”)

In questo incontro, organizzato dall’associazione Artemisia e.V. Inklusion für Alle,  parleremo delle dinamiche familiari che si creano quando si viene a consocenza che il proprio figlio nascerà con una disabilità.

Il dialogo a tema é : Neurodiversità in famiglia – emozioni e cambiamenti

Spesso si creano dei conflitti all’interno della famiglia che deve rivedere il proprio assetto e riorganizzare il tempo e la disponibilitá dei familiari e conoscenti  per collaborare nella cura del figlio/a. Altre volte questa trasformazione, all’inizio traumatica e imprevista, puó invece dare il via a percorsi di resilienza e rafforzare i rapporti interni della famiglia che si sente coinvolta e pronta ad offrire la sua collaborazione per il bene comune.

Il figli* diversamente abile mette in gioco il nostro modo di vedere, mette in discussione il senso stesso della vita creando sentimenti con cui confrontarsi sia personalmente che culturalmente.

Qui l’articolo su Il Mitte

Introduce al tema Amelia Massetti, Presidente e fondatrice di Artemisia e.V., partendo dalla sua esperienza di madre di una ragazza con la Sindrome di Down.

Federica Falconi, socia di Artemisia, conduce, al termine degli interventi, un’attività di arteterapia. Il mediatore artistico diviene strumento comunicativo alternativo. Le immagini e le emozioni sono i materiali primari con cui giocare (giocare in arteterapia assume il significato di “mettersi in gioco“). Il fare manifesta il pensare e lo trasforma in un terzo elemento destinato ad assumere un ruolo secondario. A rimanere è l’esperienza vissuta.

Federica Falconi, arteterapeuta, heilpraktikerin für Psychotherapie, laureata al DAMS Roma,da tre anni lavora come libera professionista a Berlino nel suo Atelier di Arteterapia.

Neurodiversità in famiglia Ottobre
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